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Progetto “Scriviamo la storia”

Aggiornamento: 9 giu 2020



Carissimi colleghi,

ci troviamo oggi di fronte ad una catastrofe di dimensioni ancora non ben definite. Siamo in una situazione di enorme sproporzione fra le necessità teoriche di assistenza sanitaria che vorremmo erogare e le risorse disponibili. Già da qualche giorno, tutti stiamo vivendo momenti difficili, in cui stiamo lavorando in quadro sempre più simile alla “medicina delle catastrofi”.

Come operatori, potremmo avere un significativo “disagio morale” (moral distress) nel prendere certe decisioni, e potrebbero esserci incomprensioni con colleghi di altri reparti o di altri ospedali, con aumento di ansia a preoccupazione, fino ad arrivare forse ad un aumento del “burn-out” lavorativo. In futuro, potremmo essere tutti esposti al PTSD (post-traumatic stress disorder), con le conseguenze negative che ne deriverebbero sulla vita personale e professionale di tutti noi.

Vi scriviamo queste riflessioni perché vi sentiate supportati e legittimati nelle vostre reazioni, di cui è bene avere autocoscienza, e che è bene affrontare, come sempre, cercando di coniugare la verità e la rassicurazione... sia all’interno del team dei curanti, sia nei confronti dei familiari, che potrebbero comprensibilmente manifestare un aumento di preoccupazione, incredulità, diffidenza, aggressività e dolore. In queste ore SIIET attiverà, allo scopo di mitigare le problematiche suddette e di dare un aiuto concreto, un servizio di assistenza psicologica in remoto, rivolto ai propri iscritti. Le modalità di accesso vi saranno comunicate nelle prossime ore.

Abbiamo deciso di aderire al Progetto Intensiva 2.0. Concretamente il progetto offre la possibilità di:


  • condividere i nostri pensieri e le nostre emozioni, per “liberarcene” e così magari stare un po’ meglio.

  • creare un archivio di testimonianze dei fatti storici di cui siamo protagonisti, perché in futuro nessuno possa negare l’accaduto o il nostro impegno, né il contesto lavorativo incredibile in cui ci troviamo ora.


Per questo è stato creato il Progetto “Scriviamo la storia”:


Vorremmo che fosse uno strumento, uno spazio di aiuto, che ci diamo e che utilizziamo in libertà come una vicinanza di cui noi adesso abbiamo bisogno. Prendiamoci uno spazio libero in questo momento di tragico smarrimento, in cui dobbiamo rimanere forti, lucidi, avere consapevolezza realistica della nostra indispensabilità, perché dobbiamo saperci inventare continuamente soluzioni a problemi nuovi e potenzialmente gravi per gli aggrediti dal virus e ...anche per noi o i nostri cari. Vorremmo che fosse anche un’occasione per “scrivere la storia” di questo periodo terribile, su cui riflettere quando tutto sarà tornato alla normalità... speriamo presto! Desideriamo raccogliere dei “contributi liberi”: racconti di due righe oppure di una pagina. Foto, video o files audio, schemi o pezzi (anonimi) di diaria... tutto quello che credete sia utile agli altri operatori e a chi potrà leggerli in futuro. I contributi di tutti (rigorosamente anonimi) saranno filtrati e messi a disposizione di tutti, sempre nel massimo rispetto della privacy di chi scrive. I contributi potranno essere molteplici, anche da una stessa persona. Passate questa comunicazione affinché arrivi a tutti i colleghi, vicini e lontani! Quello che ogni giorno fate, col vostro incredibile lavoro, sta scrivendo una pagina importante e bella, seppure in una situazione che non avremmo mai voluto vivere, della storia dell'umanità. In Italia. Grazie per tutto ciò che avete fatto e che farete in questo momento estremamente difficile per il nostro Paese. Grazie a Giovanni Mistraletti, a nome di SIIET, per averci accolto in questo grande progetto.

23 Marzo 2020


Roberto Romano

Presidente SIIET




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